LA CROCE ROSSA DI ALLUMIERE E' UN BENE DI TUTTI AIUTATECI AD AIUTARE
I SERVIZI PRINCIPALMENTE SVOLTI DAI VOLONTARI DEL COMITATO LOCALE CRI DI ALLUMIERE:


SERVIZIO DI SOCCORSO SANITARIO SUL TERRITORIO:
Supporto e presidio socio-sanitario con ABZ o con strutture di assistenza sanitaria ad eventi,manifestazioni sportive,culturali trasporto con automezzi di soccorso per pazienti non urgenti negli spostamenti da casa ai luoghi di cura e ritorno,ricoveri e dimissioni.
SOCIO ASSISTENZIALI:
Distribuzione di generi di conforto agli indigenti consegna di attrezzature sanitarie:letto ospedaliero,sedie a rotelle,stampelle,pannoloni,traverse,ETC...
SOCIO SANITARIE:
Assistenza alla popolazione con misurazione della pressione arteriosa e della glicemia,screening programmato con medici specialisti.
DONAZIONE DEL SANGUE:
Tra i servizi sanitari è anche da considerare la promozione e la organizzazione della donazione del sangue.un impegno specifico dei Volontari Donatori di Sangue per il raggiungimento dell'autosufficienza nazionale e l'aumento della sicurezza trasfusionale.
ATTIVITA' INTERNAZIONALI:
Attività di soccorso in caso di catastrofe naturale,conflitto armato,tensione interna,grave situazione di crisi sanitaria o alimentare in ambito internazionale.
Trasporto con il pulmino il sabato per visite al cimitero.
QUESTI ED ALTRI SERVIZI SONO POSSIBILI SOLO GRAZIE ALLA DISPONIBILITA' DEI VOLONTARI DEL SOCCORSO,DEL COMITATO FEMMINILE E DEI DONATORI DI SANGUE CHE GRATUITAMENTE METTONO A DISPOSIZIONE IL LORO TEMPO LIBERO PER LO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA' ELENCATE IN QUANTO AL COMITATO DI ALLUMIERE NON VENGONO EROGATI FINANZIAMENTI PUBBLICI.


mercoledì 22 agosto 2012

ALLUMIERE PALIO DELLE CONTRADE 2012

                            ALLUMIERE


  PALIO DELLE CONTRADE 2012

 VINCE IL PALIO, IL RIONE SANT'ANTONIO
                                                             CIAO ALE.

sabato 4 agosto 2012

Ambulanze, via i privati
il ritorno della Croce rossa

Alla Cri 156 autisti e infermieri. In controtendenza alle privatizzazioni imposte dalle misure di revisione della spesa, si pubblicizza il servizio del soccorso, con il coordinamento dell'Ares 118. Dalla Regione 117 milioni




Finiranno nella Croce rossa 156 tra autisti e infermieri finora in forza a una dozzina di "croci" private. La Cri gestirà anche le postazioni (sempre 32) che a queste erano state assegnate. Nel Lazio, in controtendenza alle privatizzazioni imposte dalle misure di revisione della spesa, si pubblicizza in toto il servizio del soccorso, con il coordinamento dell'Ares 118.

L'Azienda regionale dei soccorsi aveva stretto convenzioni con una dozzina di imprese alle quali aveva affidato le 32 postazioni sulle 173 totali. Ora, con un accordo firmato ieri da Regione, Cgil, Cisl, Uil e Ugl, Ares e Cri, i privati escono dalla gestione dei soccorsi e, al loro posto, entra la Croce rossa. Anzi, torna in pista, dopo aver lasciato il servizio nel settembre scorso. Riuscirà a farsi carico di altri 156 addetti (91 su Roma e 65 su Latina)? Per l'operazione "soccorso pubblico" la Regione passerà alla Croce rossa 19,5 milioni all'anno per sei anni, 117 milioni in tutto.

"I costi", spiega Gianni Nigro della Funzione pubblica Cgil, "resteranno gli stessi con il vantaggio di poter contare su 156 addetti in più e altre 7 ambulanze". I sindacati già pensano a forme di stabilizzazione dei contratti precari degli equipaggi che da anni, con il coordinamento dell'Ares, garantiscono una parte dei soccorsi in ambulanza.

Cadenzato mese per mese, il programma di attuazione, si chiuderà entro la fine dell'ottobre prossimo. Lo prescrive l'accordo. "Allora", spiega Gianni Nigro della Funzione



pubblica Cgil, "le postazioni saranno salite da 141 a 186 garantendo così un potenziamento dell'attività di soccorso dell'Ares 118 a tutto vantaggio dei cittadini di Roma e del resto del Lazio". "Contro la pubblicizzazione del servizio", ancora Nigro, "sono scesi in campo politici e imprenditori, ma hanno trovato la resistenza dei sindacati e dell'assessorato regionale alla Sanità che finalmente hanno firmato un accordo che, anche perciò, ha un grande valore".

"È una boccata d'ossigeno per il 118", spiega il rappresentante sindacale dell'Ares, Sergio Bussone, "l'azienda continua a operare con una carenza di 700 addetti che costringe a ridurre da tre a due il personale degli equipaggi in ambulanza, con carichi di lavoro insostenibili". "E da due anni", conclude, "le incentivazioni individuali sono state bloccate con tagli medi procapite di cento euro al mese".

(03 agosto 2012)